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Di Documentata antica tradizione la Messa della Stella si celebra a Cassano Allo IOnio la notte dell'Epifania dopo l'arrivo nel Duomo d'un lungo corteo preceduto dalla Stella e composto da angioletti osannati, pastori con zampogne e ciaramelle, personaggi in costume d'epoca,

re magi recanti oro, incenso e mirra, seguiti dalla banda musicale e dal popolo di Dio con le torce accese. A formare il corteo concorrono, provenienti da diverse direzioni, i fedeli delle parrocchie presenti in Cassano centro.

 

 

 

Leonardo R. Alario

TRADIZIONE E POESIA DEL NATALE
A CASSANO ALLO IONIO

Congedo Editore 1986

Le due parti, in cui è strutturato il presente volumetto, pur tanto diverse fra loro, sono unite da un unico intento: rammentare alla comunità cassanese quanto ci unisce nella millenaria tradizione di un tempo memorabile del ciclo dell'anno e della vita dell'uomo, e quanto alcuni poeti cassanesi hanno scritto sul Natale o in occasione del Natale. Non ho interferito, con inutili commenti, nella lettura dei componimenti poetici, da cui ognuno trarrà godimento e sensazioni che riguarderanno lui solo, e non altri, nel silenzioso ed attento colloquio che con gli autori saprà e vorrà stabilire. Anche la prima parte, dedicata alle tradizioni natalizie cassanesi, e solamente descrittiva. Le notazioni storico‑demologiche sono ridotte al minimo, e quelle teologiche del tutto assenti. La cultura di tradizione orale va presa per quella che è. Non va esaltata, e non va ,denigrata. Essa ci appartiene anche quando tentiamo di mimetizzarla, anche quando crediamo di essercene affrancati. Raffiora nel gesti, e rigurgita negli improvvisi sobbalzi della mente.
Vive insomma dentro di noi. Quello che di buono possiede ci
è di aiuto, e quello che non è più funzionale alle nostre quotidiane necessità si trasforma con noi fino a non essere più riconoscibile e sembrare cosa altra, proprio come noi sembriamo altri a chi ci n'trova dopo lunghi anni, e non ci riconosce. E tuttavia siamo proprio noi, e viviamo la nostra vita che si fa storia solo grazie al nostro rammentare ciò che eravamo, ciò che siamo stati solo un attimo prima, e tutto quello che abbiamo visto, udito, avvertito, pensato, vissuto, goduto, sofferto, e poi tutto insieme elaborato e reinventato per continuare a vivere, e far si che la nostra storia sia parte della Storia. Quella che appartiene all'umanità in cammino rischiarata dalla luce che i profeti annunziarono.
Il mistero del Natale ci riguarda. E' il mistero della nostra stessa vita di cristiani, poiché celebrando "la nascita del Salvatore ci troviamo a celebrare il nostro inizio: la nascita di Cristo segna l'inizio del popolo cristiano, il natale del Capo è il natale del Corpo
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Sicché, di là dal semplici e gioiosi riti del folklore natalizio, che, tuttavia, testimoniano uno stretto legame con lo spirito ed il simbolismo liturgico del Natale, di là dal riti frivoli e consumistici che caratterizzano la cultura urbana dei nostri giorni, resta per noi centrale il mistero dell'incarnazione: da esso ha principio il nostro rinnovato cammino di libertà e di salvezza. Il resto non conta. Poiché il sole di giustizia 2, illuminando la nostra vita il giorno in cui ha vestito la nostra carne, ci ha fatto partecipi della sua divinità. Ed
è questa certezza soltanto che ci dà la gioia dell'attesa e della celebrazione del Natale del Signore.

1 LEONE MAGNO, Sermo 26, In Nativitate Domini nostri Iesu Christi, 602 in PL 54, 213
MI, 3,20

Cassano Jonio, Natale 1985                                                                    
          Leorado R. Alario

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