Euronotizie

Notizie e curiosità sulla nuova moneta unica europea

L'euro

 

E' la moneta unica europea che dal 1° gennaio 1999 ha sostituito le monete nazionali di undici Paesi dell'Unione europea : Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Dal 1° gennaio 2002 inizieranno a circolare monete e banconote in euro. Dal 1° marzo 2002 le valute nazionali saranno dichiarate fuori corso. ( Dal 1° gennaio 2001 anche la Grecia ha adottato la moneta unica). Un euro e diviso in cento centesimi.

I Paesi dell'UE

  I Paesi che fanno parte dell'Unione europea sono quindici: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia.

L' area euro

L'area euro è l'area definita dagli stati membri partecipanti all'unione Economica e Monetaria (UEM), detta anche Eurolandia.

Eurolandia

Eurolandia è un termine di fantasia che definisce l'area  euro, ovvero l'area geografica composta dai Paesi che adottano l'euro.

I Paesi dell'area euro

 

I Paesi che fanno parte dell'area euro o Eurolandia sono dodici dei quindici Paesi dell'unione europea: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Grecia.

Criteri da rispettare per far parte di Eurolandia

Stabilità dei prezzi: il tasso di inflazione non deve superare di oltre l'1,5% la media dei tre Stati membri che hanno riportato i tassi di inflazione più bassi.
Tassi di interesse: i tassi di interesse a lungo termine non devono superare di oltre due punti percentuale la media dei tre paesi aventi i tassi di interesse meno elevati dell'Unione.
Disavanzo: i disavanzi di bilancio nazionali devono essere vicini o inferiori al 3% del PIL(Prodotto Interno Lordo)
Indebitamento: il debito pubblico non può superare il 60% del PIL tranne nel caso in cui si mostri una tendenza a diminuire verso tale livello.
Stabilità dei conti: una valuta nazionale non può essere stata svalutata durante il biennio precedente il momento preso in considerazione e deve essere rimasta entro il margine di fluttuazione del 2,25%.

L'inflazione

L'inflazione è il continuo aumento dei prezzi in un Paese, in un determinato periodo. Un piccolo aumento di prezzi, anno per anno, è normale e non preoccupa. Viceversa, un aumento troppo alto potrebbe pregiudicare lo sviluppo dell'economia .
Il tasso d'interesse
L'interesse è il compenso che si riceve quando si presta il denaro o che si paga quando si ricevono soldi in prestito. Il tasso di interesse è la quantificazione di questo compenso in percentuale al capitale: può essere il 2%, il 3%, il 5%, il 10%, ecc.

Il debito pubblico

Il debito pubblico è il debito totale accumulato negli anni dallo Stato verso l'estero o nei confronti dei cittadini.

Il deficit pubblico

Il deficit pubblico si ha quando le spese di uno Stato
superano l'entrate.
Il Trattato di Maastricht
Il Trattato di Maastricht è il trattato firmato il 7 febbraio 1992 ed è entrato in vigore il 1 novembre 1993 prende il nome di Maastricht perché è stato firmato nella cittadina olandese di Maastricht. Questo Trattato fissa le regole per il raggiungimento dell'unione economica e monetaria con un calendario in tre fasi delle azioni da realizzare. Il Trattato stabilisce i criteri di convergenza per la partecipazione all'unione economica e monetaria. Dal 1999 nell'Unione europea viene introdotta una moneta unica che nel 2002 sostituisce le valute nazionali .

I Paesi che non hanno adottato l'euro il 1° gennaio 1999

Danimarca e Regno Unito hanno negoziato una deroga con gli altri Stati, mentre la Svezia e la Grecia nel 1998 non rispettavano i criteri di convergenza. In particolare, la Svezia non aveva reso la Banca centrale nazionale indipendente e la Grecia non rispettava i criteri economici . ( La Grecia entra a far parte il 1° gennaio 2001)

I Paesi che, dopo essere entrati in zona euro, non soddisferanno più i criteri di convergenza

Esistono dei controlli del rispetto, in particolare, di due valori di riferimento:
  • se il Deficit complessivo dello Stato supera il 3% del PIL
  • se il debito pubblico supera il 60% del PIL

Se viene rilevato un deficit troppo elevato, il Consiglio raccomanda le misure da prendere per ridurre il deficit;  se lo Stato membro rimane passivo, il Consiglio può infliggere delle multe.                                        

Perché l'euro

L'introduzione dell' euro come moneta unica rende operativo il mercato unico europeo. L'introduzione dell'euro fa sì che i Paesi partecipanti all'Unione monetaria costruiscano una delle grandi aree economiche e monetarie del mondo , in grado di competere con quelle del dollaro e dello yen.

I vantaggi dell'euro

L'inflazione sarà sotto controllo. I prezzi più stabili e trasparenti consentiranno una concorrenza più efficace;l'assenza dei rischi di cambio faciliterà le transazioni; viaggiare costerà meno perché saranno  annullati i costi dovuti ai cambi di valuta; i tassi di interesse saranno più bassi e i prestiti meno onerosi.

La scelta del termine euro

E' stato scelto il termine euro perché è la radice della parola Europa ed è identico in tutte le lingue europee..

La parola euro e l'ortografia

La regola europea vuole che in italiano si dica e si scriva euro al singolare ( esempio: 1 euro) e euro anche al plurale ( esempio: 100 euro ) e non 100 "euri". Inoltre bisogna dire cent e non "centesimo" ( esempio: 1 cent e 100 cent ).

Il simbolo dell'euro

Il simbolo dell'euro è . E' stato disegnato dai servizi della Commissione europea. La scelta finale tra le varie soluzioni proposte è stata compiuta dopo una valutazione qualitativa da parte del pubblico, nel quadro di un'indagine realizzato da un organismo specializzato. La si ispira all'epsilon greco rinviando alla culla della civiltà europea; e anche la prima lettera della parola Europa, barrata con due tratti orizzontali paralleli ad indicare la stabilità dell'euro . La tempestiva definizione del simbolo distintivo dell'euro riflette tra l'altro la sua vocazione a diventare una delle principali valute mondiali. Il simbolo va utilizzato ogni qualvolta sia necessario un simbolo distintivo per l'indicazione di importi monetari in euro, nei listini dei prezzi, nelle fatture, sugli assegni e su altri mezzi di pagamento, esempio € 100.

Il codice dell'euro

Se si vuole evitare di scrivere il termine completo "euro", nei documenti ufficiali, si può ricorrere al codice "EUR".

L'euro, i non vedenti e i portatori di handicap

Per le monete è facile, hanno dimensioni diverse a seconda del valore, le banconote avranno i numeri in rilievo per essere immediatamente riconoscibili al tatto.

L'euro day

E' la data di introduzione delle banconote e delle monete in euro: il 1° gennaio 2002

La doppia circolazione delle monete

A partire dal 1° gennaio 2002 verranno immesse le circolazione le banconote e le monete in euro; per un periodo determinato dagli Stati membri, e comunque non superiore a due mesi ( 1 marzo 2002 ), esse circoleranno assieme alle banconote e monete nazionali, che saranno progressivamente ritirate dalle autorità monetarie.

Che fine faranno le vecchie banconote e monete in lire

Le lire cesseranno di avere valore legale dal 1° marzo 2002. Da quel momento avranno valore solo per i collezionisti. Dopo tale data si potranno cambiare le banconote e le monete soltanto presso sportelli della Banca d'Italia

L' euroconvertitore

L'euroconvertitore è una calcolatrice sulla quale una volta fissato il cambio lire/euro è possibile effettuare tutte le conversioni.
Esempio:
  • si pone l'euroconvertitore in on
  • si fissa il tasso di conversione (1936.27)
  • si memorizza premendo set o fix o altro
  • si digita la cifra
  • si preme il tasto euro

L'Istituto Monetario Europeo (IME)

L'Istituto monetario europeo è il predecessore della Banca Centrale Europea, istituito nel 1994, con il compito di preparare il passaggio alla moneta unica

La Banca Centrale Europea (BCE)

La Banca centrale europea, entrata in funzione nel giugno 1998 per succedere all'Istituto monetario europeo (ME), è un organo indipendente e sovranazionale che ha potere di creare moneta e stabilire il tasso al quale essa viene data e presa in prestito nei Paesi dell'Unione europea che hanno adottato l'euro. Il suo compito è quello di definire e gestire la politica monetaria della Comunità, con il fine primario di assicurare la stabilità dei prezzi. Ha sede a Francoforte.

Sistema europeo di banche centrali (SEBC)

La Banca Centrale Europea e le 15 banche centrali nazionali compongono il sistema europeo di banche centrali, i cui compiti sono: gestire la massa monetaria, condurre operazioni di cambio, detenere e gestire le riserve ufficiali degli Stati membri e provvedere al buon funzionamento dei sistemi di pagamento.

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